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marketing

Blog e avvocati: una combinazione vincente.

Il blog per fare demand generation.

In questo post ti spiego perché, se sei un avvocato, devi avere e aggiornare periodicamente un tuo blog, in cui parli del tuo lavoro, del modo in cui lo affronti e di quali sono i tuoi «trucchi» del mestiere.

Benvenuti nel mondo degli avvocati 2.0! Oggi, essere un bravo professionista non basta più: devi saper usare internet per trovare clienti.

Come fare? Semplice, apri un blog. Ma non uno qualsiasi, bensì uno in cui parli della tua attività e delle tue esperienze. In questo modo, potrai raggiungere un pubblico più ampio e dimostrare la tua competenza in materia.

Ma attenzione: non scrivere solo di diritto, ma anche di cose interessanti per il tuo pubblico. Ad esempio, puoi parlare di casi strani, di situazioni divertenti o di vicende che hanno fatto la storia della giurisprudenza. Insomma, fai in modo che il tuo blog sia anche un po’ di intrattenimento.

E poi c’è il vantaggio SEO. Scrivere costantemente sul tuo blog ti aiuterà a posizionarti meglio sui motori di ricerca. In questo modo, chi cerca un avvocato nella tua città potrà trovarti più facilmente.

Non dimenticare poi di diffondere i tuoi articoli sui social network. Condividili su Facebook, Twitter e LinkedIn. In questo modo, avrai un’ulteriore possibilità di farti conoscere e di trovare clienti.

Ma il blog non serve solo per attirare nuovi clienti. Puoi anche usarlo per fidelizzare quelli che già hai. Scrivendo articoli interessanti e utili per i tuoi clienti, potrai far loro capire che sei un professionista attento e competente.

E poi c’è la possibilità di creare una community attorno al tuo blog. Puoi interagire con i tuoi lettori, rispondere alle loro domande, fornire loro consigli. In questo modo, potrai creare un rapporto di fiducia e di stima con loro.

Un altro vantaggio del blog è la possibilità di dimostrare la tua specializzazione in un determinato settore. Se sei un avvocato specializzato in diritto del lavoro, ad esempio, puoi scrivere articoli su questo argomento e dimostrare la tua conoscenza della materia.

Inoltre, il blog ti offre la possibilità di mostrare la tua personalità. Puoi scrivere in modo ironico, raccontare aneddoti divertenti, mostrare la tua sensibilità. In questo modo, potrai distinguerti dagli altri avvocati e creare una maggiore connessione con il tuo pubblico.

Insomma, aprire un blog può essere un’ottima scelta per un avvocato che cerca nuovi clienti. Non solo ti aiuterà a farti conoscere, ma ti offrirà la possibilità di dimostrare la tua competenza, di fidelizzare i tuoi clienti, di creare una community attorno a te e di distinguerti dagli altri professionisti. E allora, cosa aspetti? Apri il tuo blog e comincia a scrivere!

Se non sai come fare o da dove partire, ti aiuto io. Di solito, con una o due ore puoi già avere un blog on line in cui puoi scrivere i tuoi post, anche uno alla settimana o al mese può portarti risultati. Chiama il numero 059 761926 per prenotare la tua prima sessione.

Hey, vuoi diventare un avvocato migliore?

1) 💌 iscriviti a questo blog, inserendo la tua mail in calce, e dando poi conferma dentro la tua mail: riceverai gratuitamente il post della settimana, ogni giovedì, con informazioni fondamentali per il tuo lavoro;

2) 📧 iscriviti anche al blog terre dell’anima, il mio blog dedicato al counseling e al benessere spirituale delle persone, anche là c’è solo un post alla settimana, al mercoledì: https://www.terredellanima.it

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Burn-out e avvocati: che fare?

La maggior parte degli avvocati si trova in costante burn-out: uno stato di profonda prostrazione ed esaurimento di energie, che rende sempre più difficile non solo svolgere in modo efficiente e con piacere il proprio lavoro, ma anche vivere la propria vita fuori dallo stesso.

Il secondo pilastro del mio coaching per gli avvocati é il counseling, cioè il lavoro spirituale, quello sull’anima, di cui, accanto a marketing e uso delle tecnologie, c’è molto bisogno.

Perché accade questo? E soprattutto che cosa si può fare?

  1. L’avvocatura è un lavoro stressante: tra le udienze, le scadenze e la necessità di tenere sempre alto il livello di professionalità, è normale che gli avvocati siano soggetti a stress e stanchezza.
  2. La cultura del “tutto e subito”: i clienti spesso richiedono risultati immediati e, anche se gli avvocati sanno che non è sempre possibile, si sentono comunque in dovere di soddisfare queste aspettative.
  3. La pressione della concorrenza: con così tanti avvocati che lavorano sullo stesso caso, è facile sentirsi sotto pressione per fare sempre meglio e conquistare il cliente.
  4. Le interminabili giornate di lavoro: l’avvocatura richiede molte ore di lavoro, soprattutto quando ci sono scadenze imminenti o udienze importanti.
  5. La mancanza di supporto: molti avvocati lavorano in studio da soli o in piccoli team, il che significa che non hanno sempre una rete di supporto a cui rivolgersi quando hanno bisogno di una pausa o di una parola di conforto.
  6. La difficoltà di conciliare la vita privata e il lavoro: con così tante responsabilità sul lavoro, spesso gli avvocati fanno fatica a trovare il tempo per la loro vita privata, il che può portare a ulteriore stress e stanchezza.
  7. La natura emotiva del lavoro: affrontare casi difficili e ascoltare le storie di persone che attraversano momenti difficili può essere emotivamente pesante per gli avvocati, soprattutto se devono mantenere una certa distanza per fare il loro lavoro in modo efficiente.

In conclusione, gli avvocati sono in costante burn-out a causa della combinazione di un lavoro stressante, della pressione della concorrenza, della mancanza di supporto e della difficoltà di conciliare la vita privata con il lavoro.

La buona notizia è che ci sono letteralmente centinaia di cose da fare per tornare a svolgere questa professione in modo sia efficiente che, soprattutto, gradevole, come ad esempio imparare a padroneggiare bene le tecnologie necessarie, adottare una politica di tariffazione efficiente, instaurare un metodo funzionale di relazionarsi coi clienti e così via.

Sei un avvocato e vuoi migliorare la tua pratica professionale e il tuo benessere spirituale?

Puoi fare, già adesso, subito, e a costo zero, le seguenti cose.

Ognuna di esse ti darà qualcosa per stare meglio o migliorare la tua pratica:

👉 iscriviti a questo blog, inserendo la tua mail in calce, e dando poi conferma dentro la tua mail: riceverai gratuitamente il post della settimana, ogni giovedì, con informazioni fondamentali per il tuo lavoro di avvocato;

👉 iscriviti anche al blog terre dell’anima, il mio blog dedicato al counseling e al benessere spirituale delle persone: anche là c’è solo un post alla settimana, al mercoledì; vedilo come un corso per avere un punto di vista via via migliore sulla tua vita;

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Ci vediamo lungo la strada.

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coaching

5 cose sul perché gli avvocati oggi non capiscono un razzo.

1) Il primo motivo é che gli avvocati vivono in una società che é divenuta, e diviene sempre di più ogni giorno che passa, demenziale e non possono essere certo immuni rispetto a questo decadimento generale.

2) Un altro motivo é che gli avvocati sono stati letteralmente addestrati ad andare a ricercare la soluzione per ciascuno dei problemi che incontrano dentro ad un libro scritto anni o decenni prima: ciò era già poco funzionale nelle società precedenti, ma in quella attuale, in cui tutto cambia molto velocemente, é divenuto addirittura disastroso.

3) Gli avvocati hanno studiato per anni una materia, il diritto, che li ha inariditi e mentalizzati, rendendoli poco capaci di ascoltare e relazionarsi in modo funzionale con le altre persone, a partire dai clienti, ma non solo, anche gli altri avvocati, i tecnici, il personale, i giudici, chiunque.

4) L’avvocato che sta meglio, a livello spirituale, oggigiorno si trova in costante burn-out, schiacciato da scadenze, termini perentori, clienti che non sa gestire, provvedimenti deludenti, informatica e burocrazia che non funzionano: in queste condizioni, le prestazioni di cui pur sarebbe capace degradano molto.

5) Agli avvocati non sono state insegnate nemmeno da lontano le materie fondamentali per svolgere la professione:
– informatica, sistemi e comunicazioni;
– copywriting;
– marketing e content marketing;
– counseling e ascolto non giudicante;
– management;
– tecniche di negoziazione;
– tecniche di persuasione;
– lingua e grammatica italiane;
– scrittura creativa.

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