È necessario avere Telegram, se non dovessi averlo già installato ti consiglio di farlo dal momento che questa piattaforma diventa sempre più importante. L’applicazione è disponibile per tutte le piattaforme, sia desktop che mobili, ed è gratuita.
Ho iniziato col 2023 a creare contenuti esclusivi solo per questo gruppo, che sono molto utili per tutti gli avvocati.
Fare l’avvocato è bellissimo è infatti anche un gruppo telegram:
Gruppo e non canale: significa che ognuno può scrivere messaggi ex novo e rispondere a quelli degli altri. È una comunità di discussione.
È è un gruppo privato: chi non ne fa parte non può leggere le conversazioni dei membri.
Chi entra nel gruppo, per contro, può leggere anche le conversazioni precedenti.
Se sei un avvocato e vuoi migliorare la tua pratica professionale, ti consiglio caldamente di iscriverti subito al gruppo.
Ovviamente, è del tutto gratuito e tale resterà per sempre.
Telegram è una realtà alternativa rispetto ai social classici che si sta affermando sempre più per la comodità, la libertà e la trasparenza, per questi motivi ho scelto di essere presente anche su quella piattaforma e di investirci generando contenuti che non sono disponibili altrove.
Clicca adesso qui per iscriverti al gruppo Telegram «fare l’avvocato è bellissimo».
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1) É una raccolta, che aggiorno man mano, di episodi di podcast che ritengo utili o interessati per gli studenti del mio coaching «fare l’avvocato é bellissimo» e, comunque, per tutti gli avvocati.
2) É mantenuta con podurama, che é al momento la mia applicazione di riferimento per ascoltare i podcast, ma é visibile anche tramite web, senza bisogno di aver installato podurama.
3) Ti consiglio tuttavia di installare podurama, in modo da essere avvisato quando inserisco una nuova puntata nella playlist.
4) Podurama é una applicazione multipiattaforma, funziona sia con Mac che con Windows, sia con iOS che Android, inoltre c’è persino una versione web per chi non vuole installare niente: in questo ultimo caso, é comunque possibile registrarsi.
5) Le puntate che inserisco nella playlist possono essere rilevanti sotto il profilo del marketing, del counseling o dell’utilizzo delle tecnologie, che sono i tre pilastri del mio coaching per gli avvocati, oppure possono essere novità normative particolarmente interessanti o ben illustrate.
6) Iscriversi alla podcast playlist di fare l’avvocato é bellissimo é e sarà sempre completamente gratuito.
7) Al momento non è possibile seguire le playlist di podurama via feed rss, né via mail, ma può essere che questa funzione venga implementata in futuro.
8) Se sei un avvocato, ti consiglio di iscriverti e di ascoltare le puntate che riesci: i podcast sono un’ottima occasione per divertirsi e imparare qualcosa mentre si sta facendo qualcos’altro come guidare, cucinare, sistemare la casa e così via.
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1) La versione business di WhatsApp funziona non su numeri di cellulare, ma di telefonia fissa.
2) É una applicazione che devi scaricare a parte, diversa da quella ordinaria che probabilmente hai già, che offre anche funzioni aggiuntive come la possibilità di assegnare tag colorate ai contatti.
3) Per utilizzare WhatsApp business, puoi usare il tuo numero di linea fissa, se ne disponi, oppure procurarti un numero virtuale.
4) In entrambi i casi, assicurati che sia un numero che non puoi perdere, perché attivandoci sopra WhatsApp business ci investirai il tuo tempo e lo renderai un punto di riferimento per i tuoi contatti, tra cui soprattutto i prospetti.
5) Un primo grande vantaggio di usare la versione business di WhatsApp, e non quella ordinaria, é appunto la possibilità di usare WhatsApp senza dover esporre il tuo numero di cellulare, sia nei confronti dei tuoi contatti sia nei gruppi in cui ti dovessi trovare a partecipare.
6) Un altro aspetto poco considerato, ma invece molto importante, riguarda il tenere separate, a livello di comunicazione, la tua vita personale e quella professionale: vuoi che i tuoi contatti di lavoro vedano, negli «stati», la tua foto davanti alla torta di compleanno o mentre fai l’aperitivo?
7) Una funzione di WhatsApp business, poi, é quella delle risposte preconfezionate; puoi farne una ad esempio in cui dici che non accetti messaggi vocali più lunghi di due minuti e inviti a prendere appuntamento, indicando come fare, ma le possibilità di utilizzo, e di conseguente risparmio di tempo, sono infinite e le vedrai man mano.
8) Puoi definire un profilo della tua attività in cui dare informazioni di base come l’orario di apertura e persino creare un catalogo prodotti, anche se temo che, almeno al momento, pochi prospetti possano andare a vedere queste informazioni.
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Se incontri difficoltà o vuoi chiarimenti sull’installazione e sull’uso di WhatsApp per business, lasciami un commento qui sotto, proverò ad aiutarti volentieri.
La Lucarelli é una persona con quale mi trovo quasi sempre in dissonanza e che spesso finisco per vedere come un po’ volgarotta, per come si pone, come si esprime e per la scelta delle tematiche.
Qui l’errore é non capire, non sapere, ignorare che senza un avvocato nemmeno uno come Priebke, e questo lo dico a prescindere totalmente dal merito, si sarebbe potuto processare e si sarebbe stati costretti a rimetterlo semplicemente in libertà.
Questa é una nozione veramente elementare e di base che una che intende essere giornalista e parlare di avvocati, ma anche di giustizia, dovrebbe possedere.
Un corollario necessario di ciò é che un avvocato non può mai essere giudicato per la supposta mancanza di qualità morali del suo assistito, altrimenti arriviamo allo stesso livello mentale di quella che una volta mi fece un esposto disciplinare perché – a suo dire, ma poteva essere anche vero, non avrebbe fatto alcuna differenza – «difendevo un truffatore».
Esiste un libro, la costituzione, che dice che la difesa tecnica deve essere assicurata a tutti.
Ora, il concetto di tutti necessita forse di qualche illustrazione? O non è forse chiaro di per sé?
Oltre a questo, c’è bisogno di spiegare come mai la difesa tecnica sia giustamente concessa a tutti o hai già capito che prima di fare il processo, per cui – di nuovo – serve la difesa, non si può dare alcun giudizio di meritevolezza o meno, perché per quello serve appunto prima il processo?
Un avvocato che stimo molto é Fulvio Croce. Ha difeso dei brigatisti rossi e, per poter essere avvocato anche in quell’estremamente scomodo frangente, ha pagato un prezzo molto caro.
Non lo ha pagato per i suoi assistiti, lo ha pagato solo per onorare la sua, la nostra professione e la legge italiana.
Un legale che assume la difesa di una persona invisa alla maggior parte delle persone merita solamente ammirazione, perché dimostra di possedere una qualità essenziale e necessaria per fare questo lavoro: l’anticonformismo e l’indipendenza dal giudizio altrui.
Ho parlato di questa qualità in un recente post in cui ho recensito il film «Thank you for smoking», che puoi leggere qui.
Questa volta la Lucarelli ha scritto una cosa un po’ troppo ignorante, un po’ troppo volgare e un po’ troppo banale e scontata, anche per essere una cosa scritta da lei.
Fai sempre molta attenzione a quello che ti metti in testa.
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Se vuoi essere un bravo e soprattutto vincente avvocati, sai che devi fare content marketing. Se fai content marketing, sai che devi avere sempre come base un blog. Se devi avere un blog, sai infine che devi usare, salvo eccezioni molto particolari, wordpress self-hosted.
Conoscere e imparare ad usare bene wordpress è dunque essenziale per ogni lavoratore autonomo che intende fare seriamente content marketing. Sì è vero molte cose possono essere demandate a un tecnico o consulente esterno, tuttavia il lavoro viene molto migliore e più veloce se ogni imprenditore impara almeno le basi dell’uso di questa piattaforma.
I due tipi di contenuto fondamentale su wordpress sono i post e le pagine. I post sono per le pubblicazioni di tutti i giorni, e possono essere anche decine di migliaia, come nel caso del mio vecchio blog degli avvocati dal volto umano, mentre le pagine, destinate ad essere poche lungo tutta la vita del blog, si prestano maggiormente a contenere informazioni di riferimento, tendenzialmente statiche.
Ad esempio, una pagina del mio blog «avvocati dal volto umano», che prendo sempre ad esempio per comodità, è la pagina «dove siamo», che fornisce indicazioni ai clienti e potenziali tali. Le pagine di solito inoltre sono destinate a finire nel menu, o nei menu se più di uno, del blog, in quanto appunto contenenti informazioni di riferimento.
Può succedere che un contenuto originariamente pubblicato come post si voglia trasformare in pagina, perché ci si è accorti che può funzionare meglio come tale, in quanto contiene contenuti che si sono rilevati di riferimento per molte persone, oppure viceversa, che una pagina si voglia passare al rango di post, perché in fondo i contenuti non sono poi così di riferimento come si pensava.
Per fare questo occorre installare un plugin apposito, dal momento che wordpress da sola non consente di effettuare operazioni di questo genere e nemmeno software come Marsedit o altri editor esterni.
Il plugin da utilizzare è Post Type Switcher: nonostante il nome, serve non solo per il post ma anche per le pagine, qui il termine post sta per «contenuto».
Dopo averlo installato, nel solito modo, nella finestra di editing del tuo contenuto – post o pagina – appare una nuova opzione «post type». La trovi in basso a destra nell’immagine.
Cliccando su «articolo», cioè post in Italiano, appare la possibilità di convertirlo a pagina, come si deve nell’immagine che segue.
A questo punto, è sufficiente selezionare e salvare e il cambio di formato sarà completato.
Chiama il numero 059 761926 per prenotare la tua call gratuita per maggiori informazioni sul mio coaching per avvocati.
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1) Il primo motivo é che gli avvocati vivono in una società che é divenuta, e diviene sempre di più ogni giorno che passa, demenziale e non possono essere certo immuni rispetto a questo decadimento generale.
2) Un altro motivo é che gli avvocati sono stati letteralmente addestrati ad andare a ricercare la soluzione per ciascuno dei problemi che incontrano dentro ad un libro scritto anni o decenni prima: ciò era già poco funzionale nelle società precedenti, ma in quella attuale, in cui tutto cambia molto velocemente, é divenuto addirittura disastroso.
3) Gli avvocati hanno studiato per anni una materia, il diritto, che li ha inariditi e mentalizzati, rendendoli poco capaci di ascoltare e relazionarsi in modo funzionale con le altre persone, a partire dai clienti, ma non solo, anche gli altri avvocati, i tecnici, il personale, i giudici, chiunque.
4) L’avvocato che sta meglio, a livello spirituale, oggigiorno si trova in costante burn-out, schiacciato da scadenze, termini perentori, clienti che non sa gestire, provvedimenti deludenti, informatica e burocrazia che non funzionano: in queste condizioni, le prestazioni di cui pur sarebbe capace degradano molto.
5) Agli avvocati non sono state insegnate nemmeno da lontano le materie fondamentali per svolgere la professione:
– informatica, sistemi e comunicazioni;
– copywriting;
– marketing e content marketing;
– counseling e ascolto non giudicante;
– management;
– tecniche di negoziazione;
– tecniche di persuasione;
– lingua e grammatica italiane;
– scrittura creativa.
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In questa puntata del podcast, la registrazione di una chiacchierata / intervista con Elisa lo Iacono di «avvocati di successo», con osservazioni e indicazioni utili per tutti gli avvocati.
A mero titolo di esempio, abbiamo parlato anche di:
validità delle sessioni one to one per una buona formazione degli avvocati;
content marketing come strumento essenziale, a condizione che il linguaggio sia chiaro: bisogna abbandonare il legalese, poi deve essere semplice ed empatico, altro requisito della produzione di contenuti è la costanza, il lettore deve anche affezionarsi, bisogna affrontare anche le tematiche che il cliente sente, l’obiettivo è “risolvere un problema”;
«il web non è la bacchetta magica», la soglia di attenzione si è abbassata, siamo verso l’analfabetismo funzionale, occorre veramente che la semplicità sia portata all’estremo;
disegnare la buyer persona, arrivare a conoscerlo bene: quando tu scrivi, la persona che legge ha l’impressione che tu stia parlando proprio a lei;
costruzione di un brand: una sorta di specializzazione, il settore al quale ci si rivolge con maggiore frequenza;
bisogna sempre iniziare dalla ricerca dei clienti.
Contattare Elisa.
Elisa può essere contattata al suo sito www.avvocatidisuccesso.it, scrivendo una mail a info@avvocatisuccesso.it, oppure telefonando al numero 328 8334738
Conclusioni.
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Di tutte le pellicole di ambientazione forense, alcune delle quali estremamente pregevoli, accurate e belle da guardare, l’opera che mostra più di tutte cosa significhi fare l’avvocato é questa, che non ha avvocati per protagonisti.
La vicenda riguarda infatti un gruppo di lobbisti del tabacco, gente pagata per promuovere il consumo di sigarette ed altri prodotti analoghi, oggi ovviamente, a seguito delle note campagne antifumo e del politicamente – e soprattutto sanitariamente – corretto, visti con assoluto fastidio, biasimo e disprezzo dall’uomo medio contemporaneo.
Il lavoro di questi lobbisti mostra una realtà condivisa con il lavoro degli avvocati, la cui qualità principale resta sempre la capacità di essere anticonformisti e la devozione alla verità, sia pur quella, piccola, del caso da loro seguito, rimanendo scevri da condizionamenti esterni, tendenze e mode, a costo di affrontare biasimo generale e solitudine.
Una sensazione che ho provato in modo molto chiaro, ad esempio, quando ho assunto la difesa di quella persona che aveva violentato una donna qui a Vignola.
Ma l’ho fatto volentieri, con piena convinzione, e lo rifarei mille volte: fare questo mestiere significa accettarne gli onori, peraltro sempre più scarsi, ma anche gli oneri, quando capitano. O almeno averne la capacità o essere disposti ad assumerli, altrimenti meglio cambiare mestiere.
Le persone non sanno che senza un avvocato non si può fare nessun processo e che senza processo non si può mettere in carcere nessuno, per cui un legale é necessario anche per incarcerare le persone.
Non è solo che non lo sanno. É più che non lo vogliono sapere. Per la gente, la giustizia non è un sistema che garantisce processi equi, ma semplicemente un apparato che faccia quello che la gente ha
intimamente deciso – solitamente l’ergastolo e solo perché non si può più linciare – e che lo faccia in tempi brevi, perché aspettare il compiersi di apposite procedure é una perdita di tempo e comunque da mammolette.
Così fare l’avvocato significa non solo mettersi contro altri avvocati, magistrati, ma spesso diventare impopolare presso la gente comune, quella che non può e soprattutto non vuole capire il valore del tuo andare controcorrente.
Pro veritate adversitatem diligere: se vuoi fare questo mestiere devi avere un’alta devozione alla verità, o quantomeno considerazione del gesto di chi si rivolge ad ascoltare e tentare di aiutare anche un reietto che gli altri vorrebbero solo veder sparire per sempre, tanto da sviluppare addirittura il piacere di affrontare le avversità che da tale devozione, o chiamata, derivano.
Per tutti gli altri c’è il concorsino.
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In questi giorni sto provando le diverse – non molte, peraltro – novità di macOS Ventura, tra cui anche quelle di invio ritardato delle mail e «snoozing» delle mail in entrata, disponibili peraltro da molti anni su tutti gli altri sistemi di mail, che possono essere utili per chi – poveretto – usa ancora in modo massiccio la messaggistica, a differenza di quanto faccio io, che ormai la uso, raramente, solo in uscita, salvo ovviamente la posta elettronica certificata.
Verrebbe da dire «meglio tardi che mai» per quanto riguarda queste funzioni, in realtà purtroppo, almeno per quanto riguarda la funzione di invio ritardato, l’implementazione è piuttosto limitata.
Tentando di programmare un messaggio per l’invio dilazionato, compare questo messaggio. Ciò significa che, a differenza di altre implementazioni che si appoggiano su server esterni, come boomerang per gmail, questa di Apple funziona solo su base locale.
Ciò significa, ulteriormente, che se programmi l’invio di una mail alle otto di sera poi spegni il computer, la mail non parte finché non lo riaccendi, quindi non puoi fare affidamento sull’orario preciso di invio dilazionato.
È importante capire bene come funziona questa possibilità di dilazionare l’invio delle mail.
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